Buenos Aires (Argentina) – Il divieto di esportazione di carne bovina, posto dal governo argentino a fine maggio per combattere gli aumenti dei prezzi sul mercato interno, è stato esteso fino a fine ottobre. O, come fanno sapere dalle istituzioni, fino a quando la situazione economica non sarà ristabilita. Fanno eccezione le spedizioni verso l’Unione Europea attraverso la quota Hilton (la quota tariffaria disciplinata dal regolamento Ue recante apertura e modalità di gestione dei contingenti tariffari per le carni bovine di alta qualità, fresche, refrigerate o congelate), e la quota di 20mila tonnellate all’anno concessa agli Usa. Le prestazioni del settore sui mercati internazionali, però sono messe a dura prova. Per l’Argentina, quinto esportatore di carne bovina al mondo e fornitore chiave per la Cina, le perdite sarebbero ora dell’ordine di 100 milioni di dollari al mese. La diminuzione delle esportazioni (pari al 50%), inoltre, ha lasciato spazio ad altri concorrenti per consolidare la propria quota di mercato a livello internazionale. Negli ultimi due mesi, Uruguay e Paraguay hanno aumentato le loro esportazioni di carne bovina, superando l’Argentina.
L’Argentina rinnova il divieto export dei bovini. Allarme crisi per il settore carni
Margherita Luisetto2021-09-15T10:11:23+02:0015 Settembre 2021 - 10:11|Categorie: Carni|Tag: export carne argentina|
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