L’azienda olearia Monini chiude il 2024 con un fatturato a 257 milioni di euro (+33%)

2025-09-30T11:37:59+02:0030 Settembre 2025 - 11:37|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Spoleto (Pg) – L’azienda olearia Monini chiude il 2024 con un fatturato consolidato di 257 milioni di euro (+33% rispetto al 2023), e un export che vale il 50% dei volumi. L’olio extravergine resta il cuore dell’offerta dell’azienda (con 23 milioni di litri commercializzati, rappresenta l’85% dei volumi venduti) mentre i prodotti a marchio Monini hanno generato il 95% del giro d’affari. Come fanno sapere dall’azienda, inoltre, il vero tratto distintivo del modello aziendale è la condivisione del valore: il 96% del valore economico generato è stato distribuito lungo tutta la catena a dipendenti, partner, fornitori e comunità.

“La nostra missione è offrire un prodotto che si distingua per proprietà e caratteristiche”, spiega Zefferino Monini, presidente e Ad dell’azienda, presentando il IV Bilancio di Sostenibilità. “Ritengo che oggi, per mantenerci coerenti con questo nostro storico posizionamento, sia imprescindibile mettere al centro la sostenibilità, lavorando senza compromessi sulla selezione delle materie prime, e garantendo tracciabilità e qualità”. Tra le aree di investimento più rilevanti sul fronte ambientale, segnaliamo il Bosco Monini, motore della transizione verde dell’azienda: attraverso questo progetto, l’azienda ha piantato 793mila ulivi su 1.673 ettari in Umbria, Toscana e Puglia, tutti in biologico, con l’obiettivo di arrivare a un milione entro il 2030. Nel 2024, inoltre, il Gruppo ha completato l’installazione di sistemi di irrigazione di precisione su tutta la superficie olivicola e varato il primo piano di decarbonizzazione puntando su rinnovabili, logistica sostenibile ed elettrificazione dei consumi. L’innovazione ambientale passa anche dal packaging, con bottiglie 100% R-PET per la linea ‘Premi & Spremi’. Sul fronte sociale, invece, l’impegno di Monini prosegue con borse di ricerca sulla funzione antitumorale dell’olio di oliva, programmi di educazione alimentare e il sostegno a iniziative culturali e territoriali.

 

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