Le imprese italiane, supportate dal governo, studiano nuove rotte commerciali per affrontare dazi e instabilità geopolitica

2025-05-19T12:02:28+02:0019 Maggio 2025 - 11:27|Categorie: in evidenza, Mercato|

Milano – L’attuale situazione geopolitica internazionale – il rischio di un inasprimento dei dazi Usa, le difficoltà dell’economia tedesca, l’aumento dei costi produttivi e la crescente complessità delle filiere – stanno spingendo molte aziende a valutare nuove rotte commerciali internazionali.  Il governo stesso supporta questa fase con un piano ad hoc.

Come si legge su Repubblica A&F, il Pil italiano, nel 2024, è cresciuto dello 0,7%, sostenuto soprattutto da agricoltura e industria, ma il contesto economico è fragile. Il fatturato industriale, infatti, ha chiuso in calo e la domanda interna è debole. Pesa anche l’erosione della domanda estera. Germania, Stati Uniti e Francia, infatti, che assorbono un terzo dell’export italiano, presentano le maggiori vulnerabilità.

Un sondaggio del Centro Studi Tagliacarne, riportato da Repubblica A&F, illustra come si stanno muovendo dunque le imprese italiane per affrontare possibili conseguenze di nuovi dazi da parte del governo degli Stati Uniti. Sette aziende su dieci stanno valutando diverse opzioni. Tra queste: il 33% prevede di aumentare i prezzi di vendita per compensare i cosi aggiuntivi, il 25% punta sull’espansione nei mercati Ue e il 18% verso nuovi mercati extra-Ue, il 3%, invece, valuta il trasferimento della produzione negli Usa.

Il governo italiano ha dunque lanciato il Piano d’azione per l’export nei mercati extra-Ue ad alto potenziale con l’obiettivo di diversificare le destinazioni. Si tratta di un’iniziativa coordinata tra Farnesina, Ice, Sace, Simest e Cdp e punta a raggiungere i 700 miliardi di export entro la fine della legislatura. I mercati target includono: Africa, Asia-Pacifico, America Latina e Balcani occidentali, con un particolare focus su India, Vietnam, Emirati Arabi e Messico.

Come riporta sempre il quotidiano, Algeria, Angola e Tanzania, in Africa, offrono grandi opportunità nei settori infrastrutture, agroalimentare, energia e sanità, secondo Sace, che ha finanziato Metl (Mohammed Enterprises Tanzia Limited). È uno dei più grandi gruppi africani ed è attivo in vari settori, tra cui agricoltura, food, tessile e distribuzione, e si impegnerà a coinvolgere fornitori italiani nelle proprie attività e investimenti, creando nuove occasioni di business matching.

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