Johannesburg (Sud Africa) – I leader del G20 chiedono che l’accesso al cibo sia un diritto grazie a una politica commerciale “aperta e non discriminatoria”, in coerenza con le norme istitutive del Wto, come riporta Agrisole. Sono i due capisaldi della ‘Food Security’ illustrata a Johannesburg, e declinata in cinque paragrafi del documento congiunto. I grandi del mondo affermano che “il cibo è al centro della vita umana” e ribadiscono che il G20 dovrebbe impegnarsi per garantire l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 2 e la progressiva realizzazione del diritto al cibo nel contesto della sicurezza alimentare nazionale. Ma soprattutto riconoscono il “diritto fondamentale di ogni individuo a essere libero dalla fame“, sostenuto dalla volontà politica di “creare le condizioni per ampliare l’accesso e la disponibilità di cibo sicuro, sano e nutriente”.
L’altro passaggio chiave del documento dei leader riguarda la politica commerciale. Gli accordi regionali e internazionali sono i sistemi più efficaci attraverso cui realizzare la modernizzazione dell’agricoltura e dei sistemi alimentari: “Garantiscano gli approvvigionamenti, la sicurezza alimentare, la produzione e migliorino l’accesso e la disponibilità a diete sane“.
I leader ribadiscono il pieno sostegno al Programma globale per lo sviluppo agricolo in Africa (Caadp) e all’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA), anche investendo nelle capacità locali di produzione, stoccaggio e distribuzione alimentare, per ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali.