Parma – Arrivano le prime indiscrezioni sul mancato accordo alla Cun di Parma dell’8 luglio sui tagli freschi. A far saltare il banco, sarebbe stato il mancato accordo sulle quotazioni delle cosce. Su tutti gli altri tagli, i nuovi prezzi sarebbero stati 3,90 euro/kg sul lombo Bologna (+20 centesimi), 4,10 euro/kg sul lombo Padova (+10 centesimi), 4,45 euro/kg sulla coppa con osso (+10 centesimi), 2,20 euro/kg sulla gola (+ 5 centesimi). Invariati tutti gli altri tagli. La partita si è giocata sulle cosce. Pare che in prima battuta i macellatori abbiano chiesto 20 centesimi di aumento (ricordiamo che la quotazione della coscia pesante Dop è di 5,48 euro/kg, quasi ai massimi storici), ma sembrerebbe che sia stato un tentativo di sparare alto. La discussione dovrebbe essersi arenata tra la richiesta portata avanti dai macelli in fase di riunione ristretta e ristrettissima (15 centesimi per le cosce Dop e 12 centesimi per le smarchiate) e la ferma opposizione dell’industria, che voleva far registrare un invariato. E’ molto probabile che i macelli avrebbero accettato un aumento inferiore, visto che oggi i listini ufficiali dei principali macelli segnano un + 8 centesimi per le cosce Dop e un + 7 centesimi per gli smarchiati. Certo è che in media i macelli stanno lavorando tre/quattro giorni a settimana, e l’offerta rimarrà bassa ancora per molto. Si preannunciano ulteriori tensioni all’orizzonte.
Mancato accordo Cun 8 luglio: le cosce hanno fatto saltare il banco
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