Mario Gasbarrino: “Anche se me la offrissero, non parteciperei all’integrazione Conad-Auchan”

2019-08-28T12:45:15+02:0028 Agosto 2019 - 12:45|Categorie: Retail|Tag: , , , |

Milano – Schiarite sul futuro di Mario Gasbarrino (foto), almeno riguardo a ciò che non farà. Rispondendo sui social a Emanuele Scarci, in merito a un suo possibile ingresso nel management Conad-Auchan, infatti, l’ex Ad di Unes, ha seccamente smentito i rumors: “Non so cosa farò da grande. Ma con certezza so cosa non farò mai: anche se me la offrissero, non parteciperei all’integrazione Conad-Auchan”. Quali i motivi? Così spiega Gasbarrino: “Quella che tutti oggi chiamano integrazione Conad-Auchan è di fatto uno spezzatino preparatorio tra filiali buone (o recuperabili) e cattive (irrecuperabili): le prime, da aggregare alle varie cooperative Conad (che costituiscono il cuore pulsante ed il motore del sistema), e le altre, con parte della sede, da smantellare o trovare una strada alternativa. L’unica difficoltà sta nei tempi, che non possono essere immediati, e quindi serve un qualcosa per tenerli in vita: come avviene nel trapianto degli organi, dove però ci pensa il freddo. Qui invece i pdv e le persone non possono essere (neanche temporaneamente)ibernate! Sia chiaro, il mio non è un pensiero critico, è semplicemente la rappresentazione della realtà. Se una azienda come Auchan (monolitica) viene salvata da un grande gruppo cooperativo (ovvero un punto vendita = un imprenditore) la sorte e la strada non può essere che questa. Ora, premesso che nessuno me lo ha chiesto (e che io, come dichiarato, ho deciso di fare il nonno), caro Emanuele, mi dici io che c’azzeccherei in tutto ciò?”.

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