Matilde Poggi (Fivi): “Necessario rivedere il meccanismo di voto nei consorzi di tutela”

2016-10-19T09:22:38+02:0019 Ottobre 2016 - 09:22|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Valgiano (Lu) – Con un comunicato stampa diffuso ieri, la Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) esprime le proprie riserve sull’attuale modello di attribuzione del diritto di voto all’interno dei consorzi di tutela, “governati completamente da gruppi cooperativi, che sono in grado di imporre le proprie decisioni non solo a tutti gli altri consorziati, ma anche e soprattutto ai non consorziati in virtù dell’erga omnes”, sottolinea la presidente Fivi, Matilde Poggi (foto). La proposta della Fivi, spiegata in una lettera al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, prevede che “i voti in assemblea spettino, in misura fissa, per il 30% alla produzione delle uve, per il 30% alla trasformazione e per il 30% all’imbottigliamento”, riporta il comunicato. “Il restante 10% sarebbe distribuito in base ai volumi prodotti nell’anno vendemmiale precedente dai soggetti rientranti in una o più delle tre categorie”. Per garantire un bilanciamento efficace, la Fivi propone inoltre che i conferitori delle cooperative mantengano i voti connessi alla produzione di uva. Le cooperative potrebbero, in ogni caso, raccogliere le deleghe (non più di 10) dai soci per l’attività di produzione, ma tali deleghe dovrebbero essere rinnovate a ogni assemblea.

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