Roma – Rudy Milani, presidente della Federazione suini di Confagricoltura, lancia l’allarme sugli effetti dei dazi cinesi applicati alle carni suine europee, in vigore dal 10 settembre (leggi qui). “Dal 2022”, sottolinea Milani, “l’Italia non esporta più verso la Cina a causa della Peste suina africana. Tuttavia, l’eventuale introduzione di dazi avrebbe conseguenze drammatiche, perché i volumi prodotti dagli altri Paesi europei verrebbero dirottati sul mercato interno, spingendo i prezzi ancora più in basso”.
Milani ha poi aggiunto: “In questo contesto dire che la misura è colma oltre ad essere riduttivo, evidenzia anche che diventa estremamente complicato non solo fare impresa, ma persino sopravvivere. È inaccettabile che gli allevatori siano costretti a pagare dazio, nel vero senso della parola, per dispute commerciali che finiscono per rafforzare i nostri competitor globali e indebolire i produttori europei”.