Roma – Rafforzare l’industria europea dei chip e promuovere un approccio comune per la competitività del settore. È questo l’obiettivo alla base della nuova alleanza strategica sui semiconduttori annunciata mercoledì 12 marzo a Bruxelles durante il Consiglio Competitività. L’iniziativa, promossa dai Paesi Bassi, ha visto l’adesione di Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Austria, Belgio e Finlandia. Al centro del dibattito, il documento di indirizzo presentato dall’Italia insieme ai Paesi Bassi e altri stati membri lo scorso 21 gennaio. Il testo rappresenta la base per definire il futuro Chips Act 2.0, che la Commissione Europea intende adottare entro il 2026.
“L’Italia”, ha sottolineato a margine dell’evento Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, “sta assumendo un ruolo di leadership nella produzione di tecnologie digitali avanzate. Attraverso la collaborazione con gli altri Stati membri, vogliamo costruire un ecosistema europeo solido e competitivo lungo l’intera filiera dei semiconduttori, riducendo le dipendenze esterne e rafforzando la nostra autonomia strategica”. Il ministro ha inoltre ricordato che l’Italia è al centro di un piano di investimenti nel settore pari a oltre 9 miliardi di euro conseguiti nel 2024: “l’Europa deve giocare un ruolo da protagonista nella nuova geopolitica industriale dei semiconduttori. Un coordinamento tra Paesi dell’Unione è fondamentale per garantire la sovranità tecnologica e la competitività del nostro continente.”