Nel primo semestre 2022 frena il mercato biologico tedesco

2022-08-03T14:56:34+02:003 Agosto 2022 - 14:56|Categorie: Bio|

Berlino (Germania) – Una vera e propria stagnazione quella del mercato biologico tedesco nel primo semestre 2022. Era cresciuto continuamente fino al 2021, quando aveva registrato un fatturato di 15,9 miliardi di euro (900 milioni i euro in più rispetto al 2020). Ma ora lo stop. Lo rivela GreenPlanet secondo cui il comparto non è riuscito a conquistare nuove quote di mercato rispetto al 2021. Tra le cause: l’inflazione, l’impennata dei costi energetici e l’insicurezza politica causata dal conflitto russo-ucraino. Tale situazione potrebbe portare gli operatori del mercato biologico tedesco a cambiare i propri fornitori. Stanno infatti emergendo nuovi paesi produttori, certificati ‘organic’, a basso costo, come Argentina, Uruguay e India. È quanto emerge dallo studio Il mondo dell’agricoltura bio, realizzato da Fibl, uno dei principali istituti di ricerca in agricoltura biologica al mondo, in collaborazione con l’associazione Ifoam Organics International. Proprio tali Paesi potrebbero rivelarsi interessanti fornitori per il mercato tedesco. In Germania, inoltre, sta cambiando la fisionomia del mercato biologico: da una parte si sta ultraspecializzando per lo zoccolo duro dei consumatori, che preferiscono rivolgersi ai tradizionali negozi al dettaglio, dall’altra si sta spostando sul generalista per coloro che integrano la propria spesa con prodotti bio. Nei discount, in particolare, nei primi sei mesi del 2022 le vendite bio sono aumentate di +11,5%, mentre sono calate di -1,5% quelle negli ipermercati. Un vero crollo verticale per il canale specializzato: -22,1%.

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