Nomad Foods, approvati da SBTi i nuovi obiettivi net-zero al 2050

2025-10-10T08:57:51+02:0010 Ottobre 2025 - 08:57|Categorie: Surgelati|

Roma – Nomad Foods, gruppo attivo nel settore dei surgelati e proprietario del brand Findus, ha annunciato che la Science Based Targets initiative (SBTi) ha convalidato il suo obiettivo net-zero al 2050, approvando i nuovi target di riduzione delle emissioni di gas serra relativi alle attività aziendali e alla catena di approvvigionamento.

Gli obiettivi, allineati all’Accordo di Parigi e al limite di 1,5°C di riscaldamento globale, prevedono entro il 2033 una riduzione assoluta delle emissioni del 74,8% per gli scope 1 e 2, del 35% per le emissioni scope 3 non-FLAG e del 42,4% per quelle FLAG. Entro il 2050, le riduzioni saliranno rispettivamente al 90%, 90% e 72%.

“I sistemi alimentari sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni globali: per questo l’industria ha un ruolo chiave nella transizione verso un futuro a zero emissioni”, ha dichiarato David Pettet, head of sustainability di Nomad Foods. “Siamo orgogliosi che SBTi abbia approvato i nostri obiettivi, confermando il nostro impegno contro il cambiamento climatico”.

L’azienda ha già ridotto le proprie emissioni assolute del 40,8% e l’intensità del 37,4% rispetto al 2019. Entro il 2030, il 100% dell’elettricità utilizzata proverrà da fonti rinnovabili (oggi al 96,8%). Nomad Foods è inoltre il primo produttore alimentare ad aderire alla coalizione internazionale Move to -15°C, che punta a ridurre le emissioni nel settore dei surgelati attraverso temperature di conservazione più efficienti.

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