Non si deve mai finire di studiare le adiacenze merceologiche. Il caso pescheria-vini di Esselunga

2025-09-18T09:59:23+02:0018 Settembre 2025 - 08:39|Categorie: in evidenza, Retail, Vini|Tag: , , |

Di Giulio Rubinelli

 

Studiare le adiacenze dei prodotti è davvero problematico soprattutto in una rete di punti di vendita già ben costruita e, di fatto, chiusa, completa.

Esselunga già da un anno ha introdotto nel reparto a self service del pesce una selezione di vini in assortimento nel reparto, spazialmente distante.

 

 

Questo esempio è visibile in diversi superstore, qui siamo a Lucca San Concordio.

La posizione dei vini non è comodissima, soprattutto per i clienti più anziani, ma è per far capire che ci sono possibilità di abbinamenti a prezzi ragionevoli. È una adiacenza inusuale comunque rispetto a quella di mettere alcuni cestoni di vini vicino al reparto del pesce.

Nella ristrutturazione-ampliamento del negozio di Rozzano (Mi) a fianco del reparto assistito la direzione vendite ha inserito un mobile di legno, verticale, per una selezione ragionata di vini. Ovviamente i vini sono reclinati.

Questa è una adiacenza interessante, seppur ridotta, per completare un’offerta, abbinando due ragioni merceologiche. Ed è anche un buon investimento.

Torna in cima