Spoleto (Pg) – Il consumo regolare di olio di oliva è associato a un minor rischio di tumore al seno. È la conclusione di uno studio svolto dall’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Is) nell’ambito della piattaforma ‘Umberto’ (fondazione Umberto Veronesi), dedicato al ruolo della dieta mediterranea nella prevenzione. Lo studio è stato condotto dalla ricercatrice Emilia Ruggiero – vincitrice di una borsa di ricerca dell’annuale bando pubblico di Fondazione Umberto Veronesi ETS, sostenuta da Monini – e ha coinvolto un campione di 12mila donne molisane di età media 55 anni seguite per 13 anni. Le conclusioni hanno evidenziato un potenziale ruolo protettivo dell’olio di oliva nei confronti del tumore al seno, quando le cellule tumorali non presentano recettori per gli estrogeni o per il progesterone. La ricerca apre dunque le porte a nuove possibilità di comprensione e prevenzione della neoplasia più diffusa in Italia (55 mila nuovi casi ogni anno).
“La ricerca – ha dichiarato Maria Flora Monini, direzione immagine e comunicazione dell’azienda, che da quattro anni sostiene Fondazione Veronesi – è il primo fattore di progresso per una società. Per questo siamo particolarmente orgogliosi di sostenere Fondazione Umberto Veronesi, attraverso il finanziamento di ricercatori che lavorano su progetti scientifici di grande spessore, che potranno avere un impatto concreto sulla vita di molte persone. Lo studio della dottoressa Ruggiero conferma inoltre il ruolo benefico dell’olio, il ‘nostro’ prodotto, un alimento dalle mille virtù che deve essere maggiormente compreso e valorizzato”.