Milano – È stata consegnata ai Pm ieri (26 novembre) la memoria difensiva di Chiara Ferragni, redatta dai suoi legali. L’imprenditrice parla chiaro: il caso del ‘pandoro gate’ va archiviato, poiché non ci sarebbe stata nessuna truffa. Secondo gli avvocati, quindi, la nota influencer non sarebbe colpevole di truffa aggravata – come vuole invece l’accusa (leggi qui) – né per la vicenda del pandoro Pink Christmas, firmato Balocco, né per quella delle uova di Pasqua targate Dolci Preziosi. La Ferragni avrebbe infatti effettuato i dovuti versamenti all’ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione ‘Bambini delle fate’, destinatari della proclamata beneficenza. Gli avvocati, inoltre, insistono sulla mancata denuncia da parte dei consumatori: l’azione intrapresa dal Codacons, insomma, non sarebbe sufficiente. La palla passa ora ai Pm, che dovranno analizzare e valutare la memoria difensiva della Ferragni.
Pandoro gate: la truffa non esiste. La memoria difensiva di Chiara Ferragni
RepartoGrafico2024-12-02T10:54:38+02:0027 Novembre 2024 - 15:59|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: Chiara Ferragni, Memoria difensiva, pandoro gate|
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