Collecchio (Pr) – Parmalat, azienda del gruppo Lactalis, ha comunicato ai sindacati di categoria di aver aperto una procedura di licenziamenti collettivi per 134 dipendenti su un totale di 1.453 addetti. Gli esuberi sono stati dichiarati in diversi stabilimenti del Gruppo fra cui: Collecchio, Campoformido, Albano Sant’Alessandro, Piana di Monteverna, Zevio, Villa Guardia.
Ma è proprio su quest’ultimo sito, in provincia di Como, che si appuntano le maggiori preoccupazioni dei sindacati. Parmalat ha infatti deciso di chiudere lo stabilimento ex Carnini dal 1° luglio 2025, con 15 esuberi su 20 addetti. Come si apprende da Fai Cisl dei Laghi, si tratta “di fatto di una riorganizzazione aziendale, per razionalizzare i costi logistici e di produzione, pertanto la gestione dei magazzini verrebbe concentrata, per il nord Italia, nel magazzino di Martinengo (Bg) verso cui confluirebbe anche il lavoro attualmente svolto nel sito di Villa Guardia”.
Fai Cisl dei Laghi fa sapere che la trattativa con i sindacati, volta a finalizzare un accordo, è in corso. Si sono tenuti due incontri di sito a Villa Guardia e uno a livello di coordinamento nazionale Parmalat, oltre a una assemblea con i lavoratori svolta il 24 marzo. Obiettivo per i sindacati “è, oltre a ottenere un buon accordo economico per i lavoratori, cercare di minimizzare l’impatto sui livelli occupazionali, ricercando soluzioni all’interno del Gruppo per quelle figure che non agganciano nei prossimi due anni la pensione”.