Pesche e nettarine: produzione europea in calo, bene l’Italia. L’analisi di Ismea

2025-08-25T11:53:36+02:0025 Agosto 2025 - 11:53|Categorie: Ortofrutta|Tag: , , , |

Roma – L’offerta europea di pesche, percoche e nettarine nel 2025 dovrebbe attestarsi, secondo le stime Europech, a circa 3,2 milioni di tonnellate, in flessione del 7% rispetto al 2024 e del 5% rispetto al 2023. La riduzione più significativa è dovuta al calo produttivo della Spagna (-5%), primo player europeo, e della Grecia (terzo produttore) per colpa dell’ondata di freddo nella fase di fioritura che ha causato danni significativi al raccolto, ma anche della Francia a causa delle incessanti piogge.

In Italia, invece, secondo quanto si apprende nell’ultimo report Ismea, la produzione è stimata in circa 930mila tonnellate, un quantitativo leggermente superiore (+0,5%) a quello del 2024. L’andamento climatico è stato favorevole all’ingrossamento dei frutti, garantendo calibri superiori a quelli del 2024. A livello di specie, l’offerta di pesche risulta in aumento, quella di nettarine è stabile, mentre quella di percoche è in flessione del 15%. Sul fronte dei prezzi, la prima parte della campagna commerciale 2025 di pesche e nettarine è stata caratterizzata da prezzi all’origine in crescita sia rispetto al 2024, sia rispetto ai prezzi medi dell’ultimo triennio (2022-2024). La prima fase della campagna 2025 è caratterizzata da un’offerta nazionale in equilibrio con la domanda. Considerando anche il calo dell’offerta spagnola, si è creata una situazione di mercato positiva. Le esportazioni italiane verso i mercati europei procedono in maniera spedita e sulla base di quotazioni più alte rispetto agli ultimi anni. È previsto dunque un saldo della bilancia commerciale ampiamente positivo, a volume e a valore.

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