Roma – Modifiche in vista per la plastic tax, l’imposta da 0,45 euro al chilo sui manufatti in plastica monouso che entrerà vigore il 1° gennaio 2021, dopo lo slittamento imposto dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Come riporta un articolo de Il Sole 24 Ore, il ministero dell’Economia e l’Agenzia Dogane Monopoli hanno infatti avviato un tavolo per aggiornare i termini dell’imposta per quanto riguarda sia i soggetti, sia i prodotti interessati dal prelievo fiscale. In dettaglio, nell’open hearing promosso ieri è emersa la possibilità di “ricostruire il percorso della tassazione allargando il campo dei soggetti tenuti al versamento, spostando la fase di immissione in consumo su tutta la catena logistica”. Oltre al produttore, quindi, potrebbero esseri tenuti al pagamento anche i grossisti e le insegne della Grande distribuzione. Per quanto riguarda invece l’oggetto del tributo, l’ipotesi al vaglio è quella di escludere i semilavorati in favore dell’introduzione di un criterio identificativo in base alle funzioni svolte e alle finalità.
Plastic tax sotto revisione: potrebbero pagare anche grossisti e Gdo
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