Roma – Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, reagisce alla notizia all’accordo commerciale Ue-Mercosur (leggi qui), presentato a Bruxelles e al centro di un iter di approvazione nei prossimi mesi. “L’accordo deve prevedere garanzie per il rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi. Mentre in realtà si introducono solo clausole di salvaguardia che non funzioneranno perché non automatiche”, spiega al Corriere della sera. “Significa che prevedono un meccanismo dove occorre la denuncia e, poi, una successiva verifica, con tempi lunghissimi rispetto a quelli del mondo delle imprese. In sostanza solo dopo anni è possibile stabilire se c’è stata una violazione della clausola di salvaguardia. Il problema è che nel frattempo si sarà conclamata una situazione di concorrenza sleale con danni irreparabili per le nostre imprese“.
In merito all’asse tra Cina, Russia e India, Prandini dichiara: “Quello che osserviamo è un rafforzamento dell’asse tra paesi destinati ad avere una forza economica e un’elevata crescita demografica, basti pensare a Cina e India. Di fronte a questo l’Europa vive in un mondo parallelo con una lentezza imperdonabile nell’individuare meccanismi a sostegno dell’economia reale. La presidente della commissione Ue Von Der Leyen continua a ragionare come se la competizione fosse tra stati membri, senza cogliere che lo scenario è ormai globale”.
In questo scenario, l’Europa “dovrebbe essere più unita, fare debito pubblico comunitario, emettere eurobond e garantire agli stati membri le condizioni per competere fuori dall’area Ue. […] La Cina, intanto, forte di avere il 18% della popolazione mondiale e il 60% delle scorte mondiali di cereali persegue piani geopolitici siglando intese con paesi dove manca il cibo. In Italia è stato predisposto il piano Mattei, ma in Europa non si fa niente o quasi, evidenziando la miopia di Von Der Leyen“.