Bruxelles (Belgio) – Il braccio di ferro sulla direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali in ambito Ue prosegue. Come conferma l’eurodeputato Paolo De Castro, intervistato da Italia Oggi. “Il 6 dicembre dovrebbe chiudersi l’accordo politico”, conferma il parlamentare europeo. “C’è ampio consenso in parlamento, ma bisogna fare i conti col consiglio dei ministri dell’agricoltura, dove non tutti la pensano allo stesso modo: la contrarietà è forte nei paesi del Nord Europa, mentre è più condivisa tra quelli del Sud. I giochi sono aperti”. Tra le criticità segnalate, la proposta che l’ambito di applicazione della normativa sia limitato alle aziende con fatturato fino a 50 milioni di euro. “Uno sbarramento economico inaccettabile”, spiega De Castro. “Noi vorremmo eliminare il tetto, ma questa norma incontra l’opposizione di paesi come Danimarca, Olanda e Svezia e delle principali centrali di acquisto come Carrefour e Tesco. L’obiettivo sarebbe di raggiungere un accordo innalzando il limite almeno a 200 milioni di euro, che tutelerebbe la stragrande maggioranza delle aziende italiane”. Netta la presa di posizione qualora tra parlamento, consiglio e commissione europea non dovesse essere trovata un’intesa domani. “Siamo pronti a far saltare tutto”, conclude De Castro. “Non accetteremo il limite a 50 milioni di euro. Abbiamo già calendarizzato un nuovo trilogo per il 12 dicembre, ultima data utile per tentare di approvare la direttiva sotto la presidenza austriaca dell’Unione”.
Pratiche commerciali sleali, De Castro: “Non accetteremo limite applicazione a 50 milioni di euro”
RepartoGrafico2023-06-29T13:02:06+02:005 Dicembre 2018 - 11:40|Categorie: Mercato|Tag: paolo de castro, pratiche commerciali sleali, pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, Ue, unione europea|