Roma – A luglio i prezzi dei vini sullo scaffale hanno segnato un +2,3%, contro il +2,6% registrato a giugno. La crescita più lenta da ottobre 2011. È quanto rivelano i dati del Corriere vinicolo. Indietreggiano addirittura dello 0,2% rispetto a giugno i prezzi dei vini da tavola, mentre per le denominazioni di origine la dinamica mensile segna un +0,1%. Il confronto con i prezzi di un anno fa mostra un maggiore impatto inflattivo proprio per le etichette di qualità, che archiviano un +2,5% tendenziale (era il 2,7% a giugno). 1,9% il dato degli spumanti e 2,1% quello dei vini da tavola, dal 2,9% del mese precedente. Complessivamente, l’inflazione del reparto enologico risulta più moderata rispetto a quella degli spirits, i cui prezzi al consumo spuntano un più robusto 2,6% anno su anno. Le birre invece frenano al +0,8%, dall’1,1% tendenziale di giugno, mentre l’insieme degli alcolici, grazie soprattutto al contributo dei vini, chiude il mese di luglio sotto la soglia del 2%. L’ultima rilevazione dell’Istat indica un +1,9%, da picchi del 3,8% registrati a fine 2013.
Prezzo dei vini al consumo: +2,3% a luglio
federica2014-09-02T12:58:07+02:002 Settembre 2014 - 11:18|Categorie: Vini|Tag: luglio 2014, prezzo al consumo, vino|