Private equity: dopo il boom del 2021, calano gli investimenti nel food & beverage

2022-12-16T10:12:30+02:0016 Dicembre 2022 - 10:12|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – Dopo l’exploit del 2021, gli investimenti di private equity e venture capital nei gruppi del settore food & beverage tornano su livelli più in linea con quelli registrati negli anni precedenti, come sottolinea un articolo di Milano Finanza. In dettaglio, su scala globale queste operazioni hanno totalizzato, nel 2022, 9,69 miliardi di dollari (fino a novembre), pari a neanche il 18% di quanto realizzato nei 12 mesi del 2021, quando il valore complessivo di queste operazioni (1.075 in totale) aveva raggiunto il valore storico di 54,7 miliardi di dollari. A raffreddare il mercato, si legge, avrebbero contribuito l’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e non da meno le tensioni geopolitiche. Nel 2018 si erano raggiunti i 14,8 mld, nel 2019 16,07 mld e nel 2020 16,6 mld.

L’operazione condotta da Bonomi – l’accordo realizzato da Investindustrial per acquisire una partecipazione nella multinazionale americana TreeHouseFoods per 950 mln di dollari (leggi qui) – è il deal che ha spinto più al rialzo i valori nel 2022. Dal punto di vista geografico, Usa e Canada hanno assorbito la quota maggiore delle attività di private equity dei primi 11 mesi del 2022 nel settore f&b, per un valore di 4,02 mld di dollari, pari al 41%. Seguono l’Asia-Pacifico (3,13 mld) e l’Europa (1,84 mld).

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