• Carcassa suina

Produzione carne Ue (3): lo squilibrio del mercato del suino ne compromette i prezzi

2021-11-03T15:10:30+02:003 Novembre 2021 - 15:10|Categorie: Carni|Tag: |

Bruxelles (Belgio) – L’aumento della produzione di carne suina nella prima metà del 2021, la diminuzione della domanda dei servizi di ristorazione e il rallentamento della domanda cinese stanno mettendo a dura prova il mercato delle carni suine. Soprattutto sul fronte dei prezzi, che sono diminuiti al punto da sollevare grosse preoccupazioni negli allevatori. Le statistiche sulla macellazione nella prima metà del 2021 mostrano un aumento significativo della produzione nei principali Paesi produttori: Spagna +4,1%, Paesi Bassi +9,9%, Danimarca +10%, Polonia +5,7%, Italia +11%. Negativo invece il dato che arriva dalla Germania: la perdita del mercato cinese a causa del blocco dell’export tedesco causato dalla peste suina e il conseguente calo dei prezzi ha portato il Paese a un calo produttivo dell’1,2%. Nel complesso, nel primo semestre 2021, la produzione di carne suina dell’Ue è aumentata del 4,1% su base annua. In risposta a questa situazione, e di fronte all’aumento dei costi dei mangimi, il settore delle carni suine dell’Ue dovrebbe reagire rallentando l’aumento della produzione (la crescita della produzione annua nel 2021 è prevista a +1,7% e, nel 2022, del +0,6%). I prezzi bassi, pur avendo un impatto negativo sui margini degli allevatori di suini, danno alla carne suina Ue un vantaggio sui mercati mondiali. I commerci verso la Cina sono aumentati del 14% su base annua nella prima metà del 2021, così come quelli verso Asia, America, Oceania, Ucraina, Uk e Giappone. Nel complesso, si prevede che le esportazioni di carni suine dell’Ue rimarranno dinamiche, con un aumento del +6% nel 2021 e del +7% nel 2022. La situazione delle esportazioni sarà fortemente influenzata dagli sviluppi sul mercato cinese, che è entrato in una situazione di eccesso di offerta a seguito di una riduzione temporanea degli stock.

Torna in cima