Roma – Malgrado il grande caldo, che spingerebbe il consumo, il mercato della frutta estiva è rallentato e sconta l’aumento dei prezzi di energia e materie prime, riducendo all’osso i margini dei produttori agricoli. “Tutto è aumentato. Siamo in preda di un mix esplosivo. Al crollo del potere di acquisto dei consumatori si è aggiunta l’impennata dei costi di produzione”, spiega Michele Ponso, presidente della Federazione nazionale frutticoltura di Confagricoltura. A causa della prolungata siccità, i frutticoltori hanno dovuto diradare di più per avere frutti più grandi e più resistenti. “Buoni i risultati per pesche e nettarine, anche se preoccupa il rallentamento nei consumi. Discreta l’annata anche per i piccoli frutti, nonostante le perdite dovute alle temperature eccessive del mese di giugno. Si prospetta un’ottima produzione in termini qualitativi e quantitativi per mele e pere, ma l’incognita resta l’autunno e il panorama globale tra confitto e inflazione”. La frutta italiana è un’importante voce dell’export agroalimentare: insieme agli ortaggi, rappresenta più di un quarto dell’intera produzione agricola nazionale.
Rallenta il mercato della frutta estiva. Timori per l’incognita autunno
RepartoGrafico2022-08-22T11:37:35+02:0022 Agosto 2022 - 11:37|Categorie: Ortofrutta|Tag: frutta estiva, nettarine, pesche, rallentamento vendite|
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