None (To) – Domori, società torinese di cioccolato premium, negli ultimi tre anni ha cambiato cinque amministratori delegati. A dicembre, infatti, il consiglio di amministrazione ha nominato come Ceo Giacomo Biviano, in sostituzione di Janluca de Waijer, che ricopriva la posizione da 16 mesi. Nello stesso mese è stato inoltre promosso Gianluca Ferrauto, che è passato da direttore commerciale e marketing a direttore generale.
“Ora siamo sereni, confortati da una domanda vivace”, spiega a Italia Oggi Riccardo Illy, presidente del Polo del gusto, controllante di Domori. “Nel 2024 Domori chiuderà intorno a 30 milioni di fatturato”, sottolinea. Nel 2023, invece, la società ha realizzato ricavi per 26,3 milioni di euro, un Ebitda negativo per 1,3 milioni e una perdita netta di 4 milioni. Tra i nodi di Domori, come spiega Riccardo Illy, la nuova sede produttiva ex Streglio, dove devono traslocare e acquistare nuovi macchinari. Preoccupa anche il costo del cacao e alcuni stop all’export di cacao dalla Costa d’Avorio, che non hanno permesso all’azienda di produrre tutte le tavolette di cioccolato in programma.