Caserta – È tempo di rinnovi dei contratti per il conferimento del latte per la filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Come da tradizione, nel mese di settembre sono stati rinnovati nell’areale di Salerno ed entro dicembre lo saranno nel casertano, le due principali aree di produzione della Dop. Ce ne parla Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Che fase sta vivendo il comparto?
I contratti del latte a Salerno sono stati chiusi con prezzi leggermente più bassi rispetto allo scorso anno, ma nessun tracollo. A Caserta e nel basso Lazio non sono ancora formalmente iniziati i confronti per i rinnovi. Il Consorzio, ovviamente, non può e non deve intervenire in materia di prezzi, ma è necessario rispettare il delicato equilibrio allevatore-caseificio ed evitare azioni di speculazione sul mercato.
Quali le ragioni di questo calo?
Quest’anno il rinnovo risente di importanti fattori che hanno caratterizzato l’ultimo anno del comparto: da un lato le difficoltà di Francia e Germania che hanno delineato un calo dell’export in questi Paesi che sono i primi partner per la mozzarella Dop; dall’altro l’eccesso di latte congelato, arrivato a oltre 39 milioni di chili contro i circa 15 milioni del 2022. Il mercato fa fatica ad assorbire questi quantitativi e per tentare di invertire la rotta è necessaria una più decisa destagionalizzazione della produzione di latte, che in inverno mantiene quote superiori all’estate. Questo eccesso sta causando non poche preoccupazioni nel comparto. Ovviamente si tratta di latte che sarà utilizzato per il prodotto non Dop. Una delle ragioni di questo accumulo di latte è da ricercare nella mancata destagionalizzazione della produzione di materia prima.
Quali sono dunque le azioni da intraprendere?
Destagionalizzazione e qualità del latte sono i capisaldi che servono al comparto per affrontare i cambiamenti del mercato e consolidare il ruolo della Mozzarella di Bufala Campana Dop come prodotto premium, top di gamma tra le mozzarelle in commercio. Per questo anche i contratti risentono di meccanismi premiali per gli allevatori che puntano su destagionalizzazione e qualità, mentre si registra un lieve calo del prezzo del latte di bufala in area Dop per tutti gli altri, come dicevo.
In questa fase che ruolo ha il Consorzio?
In questo scenario si inserisce il lavoro del comitato paritetico del Consorzio di tutela, che in più incontri, sta lavorando a un programma condiviso tra allevatori e produttori per superare la congiuntura. La sfida è tutta sulla qualità e su come rendere sempre più riconoscibile la Mozzarella di Bufala Campana Dop ai consumatori.