Roma – A partire dal 1° gennaio 2018, anche i sacchetti per ortofrutta dovranno essere biodegradabili e compostabili. È quanto prevede la nuova legge approvata alla Camera, che definisce i requisiti per tutte le buste con spessore inferiore ai 15 micron (micrometri). Tutti gli shopper monouso dovranno quindi essere biodegradabili e compostabili, rispettando lo standard internazionale UNI EN 13432. Si prevede che contengano almeno il 40% di materia prima da fonte rinnovabile. Una percentuale che salirà al 50% nel 2020 e al 60% nel 2021. Ma l’aspetto più controverso della nuova legge, o per lo meno quello che in queste ora sta preoccupando maggiormente la Gd, è il fatto che da gennaio tutti i sacchetti leggeri e ultraleggeri dovranno essere ceduti esclusivamente a pagamento, come avviene adesso per le shopper monouso da spesa in vendita alle casse dei supermercati al prezzo di 10 centesimi circa. Il prezzo di vendita, ancora sconosciuto, dovrà risultare sullo scontrino o sulla fattura. Chi non rispetta le nuove regole, rischia multe fino a 100mila euro.
Sacchetti per ortofrutta: da gennaio saranno biodegradabili, ma a pagamento
federica2017-10-04T10:14:16+02:004 Ottobre 2017 - 10:14|Categorie: Ortofrutta, Retail|Tag: biodegradabili, sacchetti ortofrutta, shopper|
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