Scegliere Fairtrade conviene al mondo. E anche al mercato. I numeri di NielsenIQ

2025-06-13T12:38:46+02:0013 Giugno 2025 - 12:38|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: , |

Di Giulio Rubinelli

Cresce in Italia l’impatto delle scelte sostenibili: aumentano le vendite di prodotti certificati, il numero di aziende partner e il Premio generato per i produttori. I dati Nielsen confermano la fiducia dei consumatori verso il marchio.

Il 2024 si chiude con segnali incoraggianti per l’economia sostenibile: crescono in Italia le vendite dei prodotti certificati Fairtrade, così come il numero di aziende che scelgono un modello di approvvigionamento più equo, trasparente e attento ai diritti umani lungo tutta la filiera. A restituire una fotografia di questo cambiamento è il Bilancio Sociale 2024 di Fairtrade Italia, presentato oggi in occasione dell’evento annuale ‘Coltivare il futuro: l’impatto di Fairtrade Italia’.

E se da una parte l’aggravarsi del cambiamento climatico – con effetti sempre più evidenti su coltivazioni come cacao e caffè – rende ancora più urgente l’adozione di pratiche agricole sostenibili da parte dei produttori Fairtrade, dall’altra i dati in crescita raccontano il contributo concreto del mercato italiano a questo cambiamento, confermando la solidità di un modello che mette al centro le persone e costruisce un futuro più equo.

Ma cosa significa, in concreto, acquistare prodotti certificati Fairtrade?

Significa sostenere un sistema che favorisce condizioni di lavoro più giuste, meno impatto ambientale e progetti di sviluppo per milioni di agricoltori e lavoratori in Asia, Africa e America Latina.

Fairtrade è il sistema di certificazione internazionale che verifica che dietro ai prodotti ci siano filiere trasparenti, responsabili e attente alle persone. In Italia, Fairtrade collabora con le aziende per facilitare l’approvvigionamento etico delle materie prime come cacao, caffè, banane, zucchero, fino a cotone e fiori.

Nel 2024, il valore dei prodotti venduti nel nostro Paese contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade ha superato i 550 milioni di euro. Un dato che include non solo le materie prime in quanto tali, ma anche i prodotti trasformati che utilizzano uno degli ingredienti certificati, come i biscotti ad esempio.

Ed è proprio grazie agli acquisti – sempre più consapevoli – da parte degli italiani che sono stati generati circa 4 milioni di euro sotto forma di Premio Fairtrade, la somma extra versata per ogni prodotto venduto e utilizzata per finanziare progetti collettivi di sviluppo delle organizzazioni di agricoltori e lavoratori in Asia, Africa e America Latina.

L’aumento delle vendite dei prodotti certificati Fairtrade in Italia ha portato a un incremento del Premio del +4%. Le categorie che hanno inciso maggiormente sono state il cacao con più di 2 milioni euro, le banane con 743 mila euro e il caffè con 332 mila euro.

A livello globale, il Premio ha superato i 211 milioni di euro nel 2023, sostenendo milioni di persone in oltre 75 Paesi in ambito sanitario, educativo, infrastrutturale e ambientale.

Filiere in crescita

Nel nostro Paese, il 2024 è stato un anno di consolidamento per molte delle filiere certificate Fairtrade. Nonostante l’instabilità dei mercati internazionali e il “caos prezzi” che ha colpito prodotti agricoli come cacao e caffè, le vendite dei prodotti certificati Fairtrade sono cresciuti, segno della solidità e della lungimiranza di un modello orientato alla resilienza.

Le banane si confermano il prodotto certificato Fairtrade più venduto, con oltre 14 mila tonnellate (+1,5% rispetto al 2023) e si consolida il consumo di cacao che torna a superare le 10 mila tonnellate, segnando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. In crescita, seppur rallentata, anche lo zucchero di canna (+0,5%), mentre l’andamento del caffè Fairtrade, nonostante l’anno critico a livello globale in tema prezzi che ha visto un’impennata incontrollabile, è tornato sopra le 800 tonnellate, con una crescita superiore al 12,5%.

Questi risultati sono accompagnati da un incremento del numero di operatori italiani attivi: oggi oltre 300 aziende importano, trasformano e distribuiscono prodotti certificati Fairtrade, in crescita del +3% rispetto al 2023. Aumentano anche le referenze a scaffale, soprattutto nella Gdo, e si rafforza la presenza del marchio nel mercato del non food, con il cotone (+40%) e i fiori recisi (+28%) in forte crescita.

Numeri che confermato la solidità del modello Fairtrade e la crescente attenzione di aziende e consumatori italiani verso un’economia più etica, tracciabile, responsabile e ad alto impatto sociale.

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