Sequestro dei “taralli alla crusca”: l’Arpa Puglia smentisce. E sottolinea: “Sono di ottima qualità”

2012-10-18T13:21:07+02:0018 Ottobre 2012 - 13:21|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

 

Bari – Una brutta svista per il Corpo forestale dello Stato. Nei giorni scorsi, infatti, erano state sequestrate in una ditta della provincia di Bari 2.700 confezioni di taralli a causa di un’ipotetica presenza, nei prodotti, di mangimi per animali e crusca utilizzati a scopo zootecnico. Ma le analisi dell’Arpa Puglia sconfessano questa ipotesi. E rivelano che i taralli a marchio Fiore di Puglia – infatti sebbene non si fosse fatto il nome dell’azienda, le immagini diffuse mostravano le confezioni di prodotto, con il brand in bella vista – non contengono mangimi per animali o crusca utilizzata a scopo zootecnico e neppure conservanti, fitofarmaci, metalli pesanti. A riferirlo è il legale dell’azienda, Carmine Di Paola. Che, in una nota corredata della documentazione sull’esito degli esami di laboratorio, ribadisce che il settore micro-tossicologico ha stabilito che “tutti i campioni di taralli esaminati sono esenti da larve e parassiti”, e quello chimico-tossicologico che “tutti i campioni di prodotto sono a norma di legge e negative sono state le ricerche di metalli pesanti, conservanti, micotossine e fitofarmaci”. Di Paola aggiunge che “l’azienda aveva riferito che la crusca trovata sul posto non era utilizzata per produrre i taralli integrali, bensì al posto della segatura, difficile da reperire in commercio, per assorbire gli oli di scolo derivanti dal ciclo produttivo”. (NC)

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