Solo il 47% degli italiani sceglie cibi stagionali: l’indagine di Everli

2023-11-08T09:45:58+02:008 Novembre 2023 - 09:45|Categorie: Mercato, Ortofrutta|Tag: , |

Milano – Il concetto di ‘alimentazione stagionale’ è conosciuto dal 96% degli italiani. Il 92% sa che consumare alimenti stagionali ha effetti benefici, ma solo il 47% dei nostri connazionali sceglie di acquistare e consumare con costanza cibi di stagione. È ciò che emerge dall’ultima indagine condotta dal marketplace della spesa online Everli tra i consumatori italiani.

I vantaggi di un’alimentazione stagionale sono noti tra gli italiani: il 68% sa che un ortaggio o un frutto di stagione ha proprietà nutritive maggiori rispetto a una referenza che non è di stagione. Il 32% ritiene che tali prodotti abbiano un sapore migliore e il 51% che siano ‘amici’ dell’ambiente, poiché riducono costi produttivi e logistici e supportano l’agricoltura locale.

La percentuale di consumatori che acquistano e consumano prodotti stagionali scende però al 47%. Come mai? Secondo Everli, si tratta in primis di un fattore economico: il 53% acquista infatti ciò che trova in offerta in quel momento, senza badare alla stagionalità. Mentre il 46% compra referenze – frutta e verdura in particolare – che più ama, a prescindere dalla stagionalità.

Il 47% del campione si dice scettico a incrementare l’acquisto di prodotti ortofrutticoli stagionali, ma il 76% potrebbe aumentarne l’acquisto nel caso in cui venissero venduti con sconti e offerte. Gran parte degli intervistati (84%) si dichiara poi in difficoltà nell’individuare correttamente le referenze di stagione. A tal proposito, il 59% approverebbe l’introduzione di etichette specifiche all’interno del punto vendita che segnalino i prodotti stagionali.

Guardando infine ai periodi dell’anno in cui si concentrano maggiormente gli acquisti stagionali, notiamo che durante il periodo estivo – complice la vendita di frutti più ‘sfiziosi’, come fragole, pesche e ciliegie – gli italiani sono più inclini a comprare cibi stagionali (40%). La percentuale scende in autunno (16%) e cala ulteriormente in primavera (2,5%) e in inverno (2%), quando l’attenzione per gli acquisti stagionali quasi svanisce.

 

 

Torna in cima