Desenzano del Garda (Bs) – “Il 2024 è stato sicuramente il miglior anno della storia del Grana Padano in termini di valorizzazione della nostra Dop”, lo ha detto Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela. Le spedizioni oltre-confine, infatti, nei primi 9 mesi sono aumentate del 10,04% e ora rappresentano il 52% dei consumi totali. Hanno inoltre fatto segnare numeri molto positivi i consumi di Grana Padano grattugiato e senza crosta, segmento che ormai vale il 40% delle vendite totali. “Occorre inoltre sottolineare”, ha fatto sapere Berni, “che, nonostante una crescita della produzione di Grana Padano sia nel 2023 sia nel 2024, siamo riusciti a raggiungere quotazioni molto elevate all’ingrosso”.
I listini troppo alti del Grana Padano, come ha fatto notare il direttore generale, hanno tuttavia ridotto le vendite al dettaglio in Italia (-5,9% nei primi dieci mesi dell’anno). Hanno tenuto, invece, i consumi italiani del canale service e dell’Horeca. “Questa flessione dei retail in Italia potrebbe, tuttavia, diventare motivo di riflessione nel futuro. Per il momento, infatti, questo dato negativo per l’Italia è stato più che compensato dalla corsa dell’export e il 2024 dovrebbe essere archiviato con una crescita globale dei consumi del 3,5%”, ha commentato Berni. “Prevedo, dunque, che dopo un 2024 così straordinario come risultati, il 2025 possa essere un buon anno. Una frenata sui prezzi del formaggio potrebbe essere quasi benefica perché ci consentirebbe di vendere un po’ di più in Italia, mantenendo quotazioni sempre molto molto interessanti”.
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