Milano – Da gennaio a oggi, i prezzi del succo d’arancia hanno segnato un +98%, il cacao +65%, lo zucchero +40%. Cosa sta succedendo? Come spiega il Sole 24 Ore, per quanto riguarda il succo d’arancia, il raccolto è ai minimi storici: secondo le stime diffuse dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, la campagna 2022/2023 ha raggiunto i livelli più bassi dalla Seconda guerra mondiale – si parla di una riduzione della produzione Usa di un terzo, rispetto alla precedente campagna, e di quella globale del 5% -. Tra le cause, le perturbazioni climatiche (in primis, l’uragano Ian) che hanno colpito Brasile, Messico e Usa mettendo in ginocchio le aziende agricole, e la diffusione della malattia dell’inverdimento degli agrumi. In questo contesto gli operatori non commerciali si sono buttati a capofitto, muovendosi sul mercato dei futures (i contratti finanziari che vedono due parti accordarsi per lo scambio di un prodotto a un determinato prezzo) e segnando una crescita delle speculazioni.
Per quanto riguarda il cacao, le sue quotazioni a Londra sono passate da 2mila sterline a tonnellata a inizio 2023 alle attuali 3.400 sterline. Il motivo, in questo caso, è la siccità che ha colpito il Ghana e la Costa D’Avorio e che porterà il cacao incontro al terzo anno consecutivo di deficit globale.
Lo zucchero, da parte sua, ha raggiunto in questi mesi un prezzo al massimo dal 2011 – anche a causa di una riduzione della produzione per via della siccità – e potrebbe salire ancora se l’India dovesse bloccare le esportazioni per calmierare i prezzi interni.
