Dublino (Irlanda) – Il 24 luglio è considerato il Tequila Day, il giorno dedicato al distillato nato in Messico nel XVI secolo. Il comparto dedicato all’alcolico, ultimamente, sta registrando buoni risultati in tutto il mondo e ha interessanti prospettive di crescita. Secondo il report Global Tequila Market Overview 2023-28 pubblicato da Research and Markets, infatti, il mercato globale dell’alcolico è destinato a crescere passando dai 14,4 miliardi di dollari del 2022 ai 20,4 miliardi di dollari per il 2028 (+42%). Con un tasso composto di crescita annuale di oltre 6%.
A crescere anche le importazioni del distillato. Negli Stati Uniti, ad esempio, secondo quanto riporta il Consejo Regulador del Tequila, l’organo che ha il compito di garantire il rispetto delle rigide norme che regolano la produzione di tequila, nel 2022 sono stati oltre 300 milioni i litri importati. Ma non solo. Nel 2021, infatti, la tequila ha sorpassato il whiskey diventando il secondo distillato più venduto dopo la vodka.
Performance positive anche in Germania, dove le importazioni hanno raggiunto oltre i 10 milioni di litri, e in Spagna (poco meno di 9 milioni). L’Italia, invece, nel 2022 si è classificata come ottavo importatore al mondo di tequila con un volume di 4 milioni e 200mila litri. Un dato in crescita del +103% rispetto alle importazioni del 2021, attestate a 2 milioni di litri. Risultati positivi anche per i primi sei mesi del 2023, in cui le importazioni hanno raggiunto i 2,7 milioni di litri.
