Terre d’Oltrepò (10): vendemmia al via tra le proteste. Ancora si cerca una nuova governance

2025-08-11T12:10:35+02:0011 Agosto 2025 - 12:09|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , |

Broni (Pv) – Dopo il rifiuto ad accettare l’incarico dei consiglieri d’amministrazione eletti (leggi qui), non sono prevenute nuove candidature ai vertici della cantina Terre d’Oltrepò, che proprio oggi dà il via alla vendemmia 2025. “Nessuna candidatura è arrivata per il CdA, quindi dovrà essere convocata un’altra assemblea e, se ancora non si troveranno i vertici, si andrà verso la liquidazione”, scrive Il Giorno di Pavia.

“I problemi della cantina sono emersi troppo tardi”, è il commento di Francesco Lerede di Fai Cisl, ripreso dal quotidiano. “Solo poche settimane fa, quando avevamo chiesto di conoscere i conti, ci era stato detto che era tutto a posto”. I debiti della cooperativa ammonterebbero a 40 milioni di euro.

La situazione precaria ha spinto i 65 dipendenti di Terre d’Oltrepò ad aprire uno stato d’agitazione. E l’incertezza si estende anche ai conferimenti di uva in cantina: “Già lo scorso anno alcuni conferitori hanno preferito portare altrove i propri grappoli e quest’anno potrebbero farlo di nuovo per la paura di non essere retribuiti nonostante gli sforzi economici che hanno dovuto sostenere”, scrive ancora Il Giorno.

Sul tema è intervenuto, sui social, anche il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio: “Conferire le uve: è chi paga gli agricoltori? Chi paga la vendemmia 2024? E chi pagherà la vendemmia 2025?”. C’è inoltre attesa per l’arrivo del Commissario del Governo, ad oggi non ancora nominato. “Il commissario ‘tarda ad arrivare’ perché visti gli errori che sono stati fatti in queste ultime settimane il Ministero deve valutare la relazione degli ispettori e poi decidere il da farsi. Non è colpa del Governo se da questo territorio si è deciso di muoversi all’ultimo momento…”, afferma ancora Centinaio.

 

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