Pavia – Come riportato in anteprima, nei giorni scorsi, da Il Corriere della Sera, sono almeno 35 i produttori legati al Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese che avrebbero deciso di abbandonare il Consorzio di tutela. Uno strappo che ha alle spalle diverse motivazioni, principalmente riconducibili a problematiche che hanno a che vedere con la qualità. Come spiega, infatti, Fabiano Giorgi, numero uno del Distretto e figura di riferimento nel fronte dei contestatori, al quotidiano milanese: “Il comparto vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese ha grandi potenzialità, ma anche grandi debolezze. Nel Consorzio il potere degli imbottigliatori esterno è eccessivo. Nello stesso tempo il territorio e la produzione locale non vengono valorizzati”. Un pesante atto di accusa, che i recenti scandali che hanno visto coinvolti alcune cantine del territorio non aiutano certo a far passare inosservato.
Terremoto nel Consorzio tutela vini dell’Oltrepò Pavese: 35 aziende del Distretto pronte allo scisma
RepartoGrafico2015-04-08T17:29:45+01:008 Aprile 2015 - 17:29|Categorie: Vini|Tag: consorzio, Consorzio tutela vini dell’Oltrepò Pavese, Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese, il corriere della sera, oltrepò pavese, Strappo|
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