Torino – Durante la manifestazione anarchica che si è svolta nel pomeriggio di ieri a Torino per protestare contro lo sfruttamento dei braccianti e la morte di Satnam Singh, una ventina di militanti, partiti da piazza Carlo Felice, ha raggiunto corso Vittorio Emanuele II, nei pressi della stazione di Porta Nuova. Qui ha preso di mira la sede di Confagricoltura, prima appendendo ai fili della rete tranviaria uno striscione con che riportava la scritta ‘Sfruttati o deportati: Confagricoltura complice del razzismo di Stato’ e poi imbrattando con la vernice spray i muri, lasciando le scritte ‘Assassini’ e ‘Sfruttatori’. Numerosi i messaggi di solidarietà dal mondo associativo, a partire da quello del presidente di Cia-Agricoltori Italiani del Piemonte, Gabriele Carenini: “L’espressione del dissenso è sempre legittima, ma la protesta che sfocia nella violenza non è mai accettabile. Se ci sono dei delinquenti nel settore primario, questi vanno puniti, nell’interesse in primo luogo della stragrande maggioranza degli operatori onesti, ma quello delle aziende agricole piemontesi non è il mondo del caporalato. La nostra agricoltura è sana ed ha sempre fornito, soprattutto ai lavoratori stranieri, un percorso di integrazione dignitoso per tutti e rispettoso delle regole. Le generazioni di migranti che negli anni hanno trovato nell’agricoltura l’approdo alla loro emancipazione, ne sono la più evidente dimostrazione”, ha concluso Carenini.
Torino, gli anarchici vandalizzano la sede di Confagricoltura
federico2024-07-30T08:34:56+02:0030 Luglio 2024 - 08:34|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: caporalato, confagricoltura|