Serralunga d’Alba (Cn) – A trent’anni dalla sua prima annata Fontanafredda, produttore di Barolo e dei grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti certificati biologici che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, arricchisce il suo vino icona con un progetto dal profondo valore culturale e artistico. Si tratta del Barolo Serralunga d’Alba Renaissance 2018, il vino che nel segno della ripartenza, con la potenza del terroir di Serralunga d’Alba e lo stile elegante di Fontanafredda, è chiamato a inaugurare una vera e propria collezione che ogni anno, per dieci anni, celebrerà uno ad uno i sentimenti che nella storia della civiltà hanno segnato una rinascita collettiva. Il Barolo Serralunga d’Alba Renaissance 2018 sarà un po’ il Barolo della Speranza, floreale, balsamico, vibrante e fresco, dopo 30 anni anche Biologico. La cura del primo sentimento è stata affidata al pluripremiato scrittore contemporaneo Marco Missiroli, con la monografia dal titolo: 12, gli umani potrebbero chiamarla Speranza, ed Elisa Talentino, giovane illustratrice e pittrice piemontese riconosciuta a livello internazionale, che attraverso la libertà della cocorita blu ritratta in etichetta ci racconta la speranza.
Trent’anni di Barolo Serralunga: Fontanafredda ripensa il suo vino più illustre
RepartoGrafico2022-03-21T16:41:54+02:0021 Marzo 2022 - 16:41|Categorie: Vini|Tag: Barolo, Elisa Talentino, Fontanafredda, Marco Missiroli, Serralunga d'Alba|
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