Tunisi (Tunisia) – A seguito della grande carenza in termini di approvvigionamento e dell’aumento dei prezzi registrato dall’inizio di aprile (mese di Ramadan), il ministero del Commercio tunisino ha deciso di vietare l’esportazione di alcuni prodotti ortofrutticoli. Tra questi: patate, peperoni, pomodori e cipolle. Mohamed Ali Ferchichi, responsabile della comunicazione presso il ministero, ha spiegato che la decisione è stata presa per una mancanza di prodotti all’ingrosso, ma che, già dopo una settimana, si è già registrato un miglioramento delle importazioni e un graduale ritorno a prezzi abituali. I dati ufficiali pubblicati sul sito del ministero rivelano che l’aumento dei prezzi ha oscillato tra il 5% e il 62% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il mercato di esportazione più importante per i prodotti agricoli tunisini è quello libico, che rappresenta il 60% dell’export di frutta e verdura, per un valore di circa 40 milioni di dinari (quasi 12 milioni di euro). Al secondo posto c’è l’Italia con 3,8 milioni di dinari e gli Emirati Arabi (1,3 milioni).
Tunisia: stop all’export di alcuni prodotti ortofrutticoli
RepartoGrafico2022-04-21T15:16:12+01:0021 Aprile 2022 - 15:16|Categorie: Ortofrutta|Tag: export, ortofrutta, tunisia|
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