Bruxelles (Belgio) – Nell’Unione Europea, nel primo trimestre del 2024, la produzione di carne bovina è aumentata del 4% (60mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le macellazioni in tutta Europa sono arrivate a 5,6 milioni di capi nel periodo considerato, crescendo di 174mila unità. Il numero di vacche abbattute, nel dettaglio, è aumentato di 47mila unità; quello delle giovenche di 36mila.
In particolare, secondo i dati della Commissione riportati da Ahdb, l’Italia ha registrato una crescita di 25mila tonnellate, arrivando a quota 161mila tonnellate (rimane comunque al di sotto dei livelli del 2022 per un 14%). La Polonia ha segnato un +16%, arrivando a 159mila tonnellate. La Germania ha prodotto 4mila tonnellate in più in un anno (+2%), arrivando a quota 256mila; stabile il numero di capi macellati: un dato che suggerisce un aumento di peso delle carcasse. La Francia, il principale produttore in Ue di carne bovina con 327mila tonnellate nel Q1 2024, ha subito un declino di 8.200 tonnellate (36mila capi abbattuti in meno).
All’interno dell’Unione Europea, stando ai dati di Ahdb, i prezzi del manzo hanno mantenuto una certa stabilità nelle ultime settimane, dopo aver attraversato un periodo di declino. Nella settimana iniziata il 17 giugno, il prezzo medio è stato di 442 pence al chilo (+1 pence rispetto alla settimana precedente). Nelle quattro settimane venute prima, la crescita è stata di 2,7 pence al chilo, mentre dall’inizio dell’anno è stata di tre pence.
