Londra (Uk) – I piatti a base di carne, pesce e pollame continuano a dominare il mercato del consumo fuori casa inglese, con 29,2 miliardi di sterline spesi nell’ultimo anno (settembre 2023 – settembre 2024), che rappresenta il 59,7% della spesa complessiva per il cibo out-of-home. Invece, come riporta l’Ahdb (fonte: Kantar), i piatti senza carne rappresentano appena l’8,8% del totale, per una spesa pari a 4,2 miliardi di sterline. Rispetto a questi ultimi, carne, pesce e pollame hanno registrato un tasso di penetrazione maggiore (89,5% vs 71,6%), oltre a una frequenza di acquisto più elevata (in media 1,4 acquisti a settimana pro capite rispetto a poco più di una volta al mese per i piatti senza carne). I consumatori dimostrano di essere anche disposti a pagare di più per una preparazione contenente carne: la spesa media è di 8,64 sterline per piatto, contro le 5,83 sterline delle ricette senza carne. Anche il tasso di riacquisto segna un divario a favore della carne: 98% contro 67%.
Se ci si sofferma a osservare gli alimenti che non contengono carne, si nota anche che i prodotti vegetariani sono cresciuti del 33,6% in un anno nell’out-of-home, mentre i piatti plant-based sono calati del 13,8%. Una dinamica dovuta principalmente ai prezzi: i piatti vegetariani costano in media 5,41 sterline, quelli vegani 7,48. Tornando a parlare di carne, si vede che i prezzi medi sono 3,97 sterline per i piatti a base di maiale, 6,33 per il bovino, 10,57 per l’agnello e 6,14 per il pollo. Le preparazioni a base di carne più ricercate dagli inglesi sono i piatti (bistecca e patatine, grigliate miste, salsiccia con puré…), i sandwich e gli hamburger (46% della spesa). I sandwich giocano un ruolo importante anche in campo meat-free, rappresentando il 25% della spesa (bisogna comunque ricordare che l’80% dei sandwich venduti contiene carne).