Uk: in arrivo semplificazioni burocratiche per l’import di vino

2021-07-27T08:44:53+01:0027 Luglio 2021 - 08:44|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , , |

Londra (Uk) – Il governo britannico annuncia una semplificazione degli oneri burocratici sull’importazione di vino, segmento che ha un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro l’anno. A partire dal 2022 viene infatti soppresso l’obbligo di presentazione del certificato VI-1, per i prodotti in arrivo dai Paesi terzi. Attualmente per il rilascio del certificato è necessario lo svolgimento di analisi di laboratorio piuttosto complesse. Una buona notizia per il vino italiano, il cui fatturato in media è pari a 800 milioni di euro nel Regno Unito, per 2,6 milioni di ettolitri. Si tratta infatti del terzo mercato per le produzioni vitivinicole italiane. Secondo i dati diffusi da Londra, gli oneri amministrativi determinano un costo di 140 milioni di euro l’anno che grava sui prodotti in arrivo dall’estero. “Saranno avvantaggiati in modo diretto i consumatori e gli operatori britannici”, commenta il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “La semplificazione amministrativa facilita anche l’attività delle nostre imprese che esportano sul mercato britannico e la possibile riduzione del prezzo finale può far salire ulteriormente il consumo dei vini italiani. Siamo tra i primi Paesi fornitori e merita segnalare che l’export di vini della Ue sembra resistere anche alle conseguenze della Brexit”, aggiunge Giansanti.

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