Pollenzo (Cn) – Unione Italiana Food, associazione di Confindustria che riunisce oltre 500 aziende dell’industria agroalimentare, ha presentato, in occasione della VII assemblea annuale, tenutasi il 18 giugno presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i risultati del 2024. Le 530 aziende associate a Uif, nel 2024, hanno generato un fatturato complessivo di 58 miliardi di euro (+2,6%), il cui 40% deriva dall’export (+11,4%). Queste aziende danno lavoro a circa 100mila persone e ogni anno investono 3 miliardi di euro per innovare e rendere più sostenibili filiere, processi e prodotto, rispondere alle esigenze del consumatore e anticipare nuove tendenze di mercato.
Tra i comparti più dinamici del 2024 rientrano: la pasta, con oltre 4 milioni di tonnellate prodotte (+5%) e una quota export del 58%; il comparto dolciario, che vale quasi 19 miliardi di euro (+2,5%) e compensa l’export con la contrazione dei consumi interni; surgelati (5,7 miliardi di euro) e caffè (4,7 miliardi di euro), entrambi in crescita (rispettivamente, +1,8% e +8,5%); stabili, invece, i prodotti vegetali (4,8 miliardi di euro), con un picco per la IV gamma. Crescono, inoltre, le preparazioni alimentari (5,3 miliardi di euro, +5,1%) e il settore degli integratori (4,9 miliardi di euro, +5,9%).
“La nostra è un’industria che unisce tradizione e innovazione, che ha portato verso il futuro il sapere artigianale italiano e che investe in tecnologia, export, salute e sostenibilità”, ha concluso il presidente di Unione Italiana Food, Paolo Barilla. “Il nostro domani si gioca sulla capacità di produrre valore per il consumatore italiano e globale, per le imprese e per l’Italia. E questo valore si chiama qualità che il consumatore ci riconosce negli acquisti”.
