St. Louis (Usa) – Bunge, colosso americano dell’agroalimentare ha annunciato l’acquisizione per 8,2 miliardi di dollari del competitor Viterra, specialista olandese nella movimentazione di cereali, controllato da Glencore. Dando così vita a una delle più grandi aziende del settore agroalimentare a livello mondiale. In seguito alla fusione, approvata all’unanimità da entrambi i Cda, Bunge pagherà agli azionisti di Viterra circa 65,6 milioni di azioni e circa 2 miliardi di dollari in contanti. Si farà inoltre carico dei 9,8 miliardi di dollari di debito di Viterra. L’operazione da complessivi 18 miliardi di dollari, come si legge in una nota ufficiale rilasciata da Viterra, dovrebbe chiudersi a metà del prossimo anno, permettendo a Bunge di ampliare la propria presenza in Nord America e Australia.
Nel 2022, Bunge ha registrato vendite annuali per 67 miliardi di dollari, Viterra ha registrato entrate per 54 miliardi di dollari. La fusione dovrebbe generare circa 250 milioni di dollari di risparmi operativi all’anno entro i primi tre anni.
Greg Heckman, Ceo di Bunge, spiega: “La fusione accelera la strategia di Bunge, in linea con il nostro obiettivo ultimo di stabilire un percorso più breve dalla terra alla tavola. I vantaggi derivanti dall’operazione saranno molteplici sia per gli agricoltori sia per i consumatori”. A fusione ultimata, il colosso sarà guidato da Heckman in qualità di Ceo e da John Neppl, Cfo di Bunge. Il Cda sarà composto da otto rappresentanti nominati da Bunge e quattro eletti dagli azionisti di Viterra.
