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Usa, gli importatori temono nuovi dazi e fanno scorta di prodotti made in Italy

2024-11-26T14:30:38+02:0026 Novembre 2024 - 10:02|Categorie: in evidenza, Mercato|

Milano – Gli americani si preparano a nuovi potenziali dazi con il secondo mandato presidenziale di Donald Trump. E sommergono i grandi esportatori dell’agroalimentare made in Italy di richieste, dato che vogliono accumulare scorte nei magazzini prima che inizi la nuova Amministrazione. Ne parla Federico Rampini in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, in cui cita alcuni dati divulgati dal Financial Times: “L’America è un mercato avido dei nostri prodotti agroalimentari”, scrive, “ne ha importati per 4,4 miliardi di dollari nel 2023, e quest’anno si avvia a segnare un nuovo record. Nel primo semestre gli acquisti di cibo e vini italiani sono aumentati del 20%. Ma entro la fine dell’anno l’aumento sarà molto superiore, si prevede di sfiorare un totale di 8 miliardi”. La richiesta è tale che, come spiega Rampini, sempre riportando il Financial Times, “gli esportatori italiani fanno fatica a trovare dei container refrigerati sulle rotte navali dell’Oceano Atlantico, per la corsa a esportare prima che arrivi Trump. C’è il tutto esaurito su certe tratte di trasporto navale verso gli Stati Uniti”.

A favorire, in questo momento, le esportazioni verso gli Stati Uniti c’è anche la situazione del dollaro: “Se i dazi di Trump faranno salire l’inflazione in America, la Federal Reserve non potrà ridurre i tassi d’interesse quanto avrebbe voluto, quindi i rendimenti del dollaro resteranno attraenti. Ragioni di più per sospingere al rialzo la moneta americana”, si legge sul Corriere della Sera. “Tutto questo, paradossalmente, contribuisce al boom attuale delle esportazioni verso gli Stati Uniti perché con il dollaro forte tutto costa meno (parmigiano incluso), almeno per adesso”.

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