Usa / I dazi mettono in crisi il mercato delle lattine. Aprendo la strada ad altri materiali di confezionamento

2025-06-24T17:11:49+02:0024 Giugno 2025 - 17:08|Categorie: Tecnologie|Tag: , , , , , |

New York (Usa) – Da quando il 4 giugno l’amministrazione Trump ha raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio, portandoli al 50%, l’industria statunitense del packaging in lattina è entrata in crisi, come riporta Reuters. A lanciare l’allarme è Andy Russick della Pacific Coast Producers, grosso produttore statunitense di frutta e verdura in lattina, che rifornisce i supermercati, le scuole e gli ospedali del Paese.

Il costo dell’acciaio utilizzato per confezionare gli alimenti è aumentato di circa il 6%, secondo Russick, che nel prossimo futuro ipotizza uno spostamento verso materiali di confezionamento alternativi, come i cartoni per il confezionamento asettico (tipo Tetra Pak). “Russick stima di trasferire ai clienti tra gli 8 e i 10 milioni di dollari in costi extra dovuti ai dazi sull’acciaio utilizzato per le lattine – scrive l’agenzia – cifra che potrebbe raggiungere i 40 milioni il prossimo anno”.

A versare nella stessa situazione sarebbero multinazionali del calibro di Campbell Co. e Coca Cola. “A febbraio il Ceo di Coca Cola, James Quincey, aveva affermato che qualora i dazi su alluminio e acciaio avessero raggiunto il 25% e reso le lattine troppo costose, l’azienda avrebbe puntato sulla plastica”, scrive Reuters. Nel 2023, la plastica è stata utilizzata per il 50% del packaging prodotto da Coca Cola a livello globale, rispetto al 26% di alluminio e acciaio.

Il colosso della birra AB InBev ha preferito non commentare a Reuters, ma secondo dati del Beer Institute statunitense nel 2023 il 64% della birra venduta nel Paese era confezionata in lattina.

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