Washington (Usa) – Negli Stati Uniti le aziende del settore food&beverage spendono miliardi di dollari in pubblicità, e la maggior parte degli Adv – tra tv e social – promuovono fast food, bevande zuccherate o snack. Secondo numerose ricerche, si legge in un articolo di Food Dive, questi annunci possono avere effetti duraturi sui bambini, influenzando le loro scelte alimentari anche in età adulta. In uno degli studi più recenti disponibili, il Center for Science in the Public Interest ha rilevato che nel 2018 quasi un quarto di tutti gli spot trasmessi durante i programmi televisivi per bambini riguardava alimenti e bevande, rispetto al 15% di sei anni prima. Ricerche del Rudd Center for Food Policy and Health dell’Università del Connecticut hanno stimato nel 2017 una spesa di 14 miliardi di dollari all’anno, includendo l’industria del fast food.
In questo scenario, 16 Paesi hanno introdotto regolamenti sul marketing di alimenti non salutari rivolti ai bambini. L’Oms ha raccomandato politiche per limitare o eliminare la pubblicità di cibi destinati ai bambini come strategia fondamentale per prevenire l’obesità. Nel 2023, l’agenzia delle Nazioni Unite ha dichiarato che le limitazioni dovrebbero essere obbligatorie, invece di basarsi sulla conformità volontaria. Tali appelli alla responsabilità, come ha ricordato Francesco Branca, direttore del Dipartimento di Nutrizione e Sicurezza Alimentare dell’Oms, “non hanno avuto un impatto significativo”.
Inoltre, con la proliferazione del marketing alimentare sulle piattaforme social, diventa sempre più difficile orientarsi. YouTube ha vietato nel 2020 gli annunci pubblicitari in-stream di alimenti sulla sua piattaforma per bambini, ma non ha affrontato il problema del marketing nei contenuti caricati dagli utenti. Uno studio ha rilevato che il 65% dei video dei più popolari ‘kid influencer’ conteneva almeno una comparsa di cibo, senza che nella stragrande maggioranza dei casi venisse dichiarato che si trattava di pubblicità a pagamento.
La Ftc nel 2023 ha inviato avvertimenti a due associazioni di categoria e a 12 influencer per non aver adeguatamente dichiarato le partnership a pagamento nei post sui social media che promuovevano aspartame o zucchero. Il Congresso Usa aveva incaricato la Ftc di rilasciare informazioni più recenti sulla pubblicità alimentare entro giugno 2023, ma tali dati non sono ancora stati pubblicati.
Il tema, come risulta da una bozza di documento della Casa Bianca, è oggetto di interesse dell’amministrazione Trump nell’ambito della strategia ‘Make Our Children Healthy Again‘, parte di un più ampio sforzo per affrontare i problemi di salute cronici negli Stati Uniti.