Roma – Pasta Rummo è tra le aziende che da gennaio rischiano dazi pari a quasi il 107% sull’export (leggi qui). “Dopo le verifiche compiute su due sole aziende che sono state selezionate, Garofalo e La Molisana, è stata presa una decisione ingiustificata che dobbiamo subire anche noi. Ma noi non siamo stati mai contattati né coinvolti”. Con queste parole pubblicate in un’intervista su La Repubblica, Cosimo Rummo (nella foto) presidente e Ad del pastificio, commenta la decisione del governo Trump. Spiega al quotidiano: “Ci ha tirati dentro il produttore americano che ha denunciato il dumping: Windoria, con stabilimenti anche in Italia”. E sottolinea: “Il dumping non c’è. Dire che c’è il 90% di dumping significa dire che vendiamo la pasta a 100 in Italia e a 10 in Usa, il che è falso. Rummo, negli Stati Uniti, vende in media 450 grammi di pasta a 4 dollari. Qualcuno mi spieghi dov’è la concorrenza sleale, visto che i produttori americani vendono a circa la metà”.
Usa / Stangata sulla pasta italiana (7) Rummo: “Decisione ingiustificata”
Margherita Luisetto2025-10-06T10:25:58+02:006 Ottobre 2025 - 10:25|Categorie: Grocery, Mercato|Tag: dazi pasta, Pasta Rummo|
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