Milano – Quella del 2020 sembra profilarsi come una buona vendemmia, tuttavia, ciò rischia di comportare problemi per il livello dei prezzi. Il settore vitivinicolo è in sofferenza: la prolungata chiusura del canale Horeca ha creato un crollo nelle vendite, specialmente dei prodotti di fascia medio-alta. Che nemmeno l’aumento degli acquisti in Gdo (+9%) e online (+102%) hanno potuto compensare. A questo si unisce il fatto che anche sul piano dell’export è prevista nei prossimi mesi una diminuzione dei volumi di vendita, causata dai possibili dazi Usa. Per questi motivi, dalla preview di Ismea, Unione italiana vini e Assoenologi emerge il rischio che il settore, oltre alle attuali giacenze di 42 milioni di ettolitri, accumuli ulteriori 45-50 milioni di ettolitri provenienti dalla nuova vendemmia, che potrebbero far crollare le quotazioni dei vini nostrani. A questo si aggiunge la scarsa fiducia dei viticoltori per le misure governative. Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione italiana vini, spiega che il comparto dei vini Dop è quello più in sofferenza, a causa dello stop dell’Horeca, evidenziando che in Francia gli aiuti destinati al comparto sono stati di 80 euro a ettolitro, contro i 27,5 dell’Italia.
Vendemmia, buona annata ma è allarme prezzi
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