Roma – Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto che prevede un “dispositivo sanzionatorio per la violazione delle disposizioni del regolamento Ue n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori”. Questi alcuni degli obblighi a cui gli operatori alimentari sono tenuti: non fornire alimenti di cui si conosce o presume la non conformità alle norme; non modificare le informazioni se questo può trarre in inganno il consumatore o ridurre il livello di protezione; trasferire le informazioni sugli alimenti non preimballati all’operatore che riceve i prodotti; assicurare indicazioni obbligatorie sugli alimenti preimballati in una fase precedente alla vendita al consumatore finale, e lo stesso obbligo esiste per gli alimenti destinati alla collettività per essere preparati, trasformati, frazionati o tagliati. Le sanzioni scatteranno per gli operatori responsabili delle informazioni sugli alimenti, con importi compresi tra 2mila e 40mila euro. Il mancato rispetto delle informazioni sull’alimento relative a natura, identità, proprietà, composizione, quantità, durata di conservazione, paese d’origine o di provenienza, metodo di fabbricazione o produzione, verrà punito con sanzioni tra 3mila e 24mila euro. Ci saranno multe particolarmente salate per la mancata indicazione di allergeni e per chi mette in vendita gli alimenti oltre la data di scadenza.
Indicazioni obbligatorie in etichetta: da oggi scattano le multe
federico2017-12-13T12:40:48+02:0013 Dicembre 2017 - 11:38|Categorie: Mercato|Tag: Cdm, origine in etichetta|
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