Roma – È inserita nella bozza del decreto legislativo sulle accise, esaminato dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre, la norma che potrebbe ‘sbloccare’ l’impasse italiana sull’autorizzazione alla dealcolazione, ovvero il processo di riduzione o eliminazione della componente alcolica dal vino. Un’operazione già ammessa a livello europeo, ma finora vietata in Italia. Fatto che ha costretto diverse cantine italiane a rivolgersi all’estero per dealcolare, tra dibattiti e polemiche (leggi qui).
“Ora le cose potrebbero almeno in parte cambiare proprio grazie alla nuova accisa dedicata espressamente al processo per ridurre il tasso alcolico del vino”, scrive Repubblica. “Sarà l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ad autorizzare i produttori di vino a procedere. I trattamenti autorizzati dalle Dogane potranno essere finalizzati solo a ridurre il tasso alcolico, e la quantità di alcol etilico ottenuta dal processo non dovrà superare i 50 ettolitri all’anno”.
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