Milano – Secondo i dati Eurostat, nel 2024 il numero di capi allevati in Europa è in calo rispetto al 2023. La specie più colpita è quella bovina, con una perdita del -2,8%. Anche in Italia si conferma la tendenza negativa, con una flessione di tutte le principali specie zootecniche.
Nel nostro Paese, i bovini registrano un calo dell’1,7%, dato più basso rispetto alla media Ue. Più marcata invece la flessione di ovini (-5%) e caprini (-5,6%), ben oltre i livelli europei, rispettivamente -1,7% e -1,6%. I suini scendono del 3,3%, contro un -0,5% nella media Ue. L’unico segno positivo arriva dai bufalini, che crescono dello 0,3% rispetto al 2023.
Il confronto con il 2014 evidenzia una tendenza strutturale: in dieci anni i bovini in Italia sono calati del 3,8%, gli ovini del 4,4%, i caprini del 25% e i suini dell’8,3%. Anche qui, l’unica eccezione è la popolazione bufalina, aumentata del 16%.
I dati sono stati segnalati da Eurostat. Ruminantia ha analizzato nel dettaglio l’andamento italiano nello stesso periodo.